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Irlanda - Ulster

1° giorno Ritrovo all'aereoporto di Bologna con destinazione London con Easyjet. Compagnia a basso costo, e a breve ci accorgiamo che oltre a non dare nessun tipo di servizio in volo lo stesso trattamento viene riservato a terra. Così raggiunta London dobbiamo andare a riprenderci il bagaglio per rifare il check-in destinazione Belfast. La cosa diventa un disagio se si hanno collegamenti stretti, tanto che a volte bisogna prendere coincidente tardive. Arriviamo al Belfast international airport, ovviamento quello più distante dalla città, circa 23 miglia. Al nostro arrivo, verso le 23,15 non ci sono più bus per la città e l'unica cosa è il cab. Per arrivare a casa di Paolo (un amico italiano che vive da 2 anni a Belfast) nella zona est di Belfast si spendono 30£. Paolo ci accoglie alla grande, regalandoci un letto a testa, cosa non scontata perchè alla fine ci troviamo in 9 a dormire! Qui ci ricongiungiamo con un’altra amica bolognese che ci ha anticipato e che farà il viaggio con noi.


Il castello di Carrickabraghy, Irlanda

(Tutte le foto sono scansioni da diapositive)

2° giorno Dopo colazione gentilmente offerta sempre da Paolo e Maura, ci dirigiamo al vicino Belfast city airport per noleggiare un'auto. La tariffa offerta dalla Budget ci pare abbordabile, 392£ per 9 giorni che in realtà sono quasi 10 compresi di tutte le assicurazioni per una Honda Jazz spaziosa per i bagagli di tutti e 4. Lasciamo Belfast prendendo la strada lungo la costa e la prima sosta la facciamo a Carrickfergus, dominata dal suo imponente castello. Da lì prosieguiamo per Whitehead, un tranquillo paesino con coloratissime case sul mare, mare che spesso invade la strada. Arriviamo a Ballygalley dove inziamo a cercare da dormire, cosa che avviene presso il Cairwiev B&B per 20£ a testa. A mangiare andiamo in un paesino a 2 km, in un caratteristico pub,il Meeting House, dove con 5,75£ si mangia alla grande (ovviamente fish&chips, siamo in GB no ?). Per oggi 40 miglia tutte sulla costa.

Non solo scontri ma anche pub a Belfast, Irlanda del Nord

3° giorno Dopo l'abbondante colazione partiamo per le Glenariff falls che ci sono state consigliate dal proprietario del B&B. Viaggiamo immersi nelle nuvole e non si vede nulla. Quando prendiamo la deviazione per l'interno e iniziamo a salire usciamo dalle nubi e i colori intensi dell'Irlanda irrompono. Facciamo un breve giro a piedi verso le cascate che sono vicine e poi ripartiamo in direzione di Torr Head. La strada viaggia sopra alle nuvole e l'immagine è grandiosa, solo che arrivati a Torr Head con noi sono sopraggiunte anche le nuvole e non si vede nulla. Andiamo allora a Fair head, che si raggiunge lasciando la macchina presso una fattoria dalla quale si passa da un cancello rosso. Dopo una mezz'ora si arriva su di un'impressionante scogliera : tra noi e le nuvole emerge da un lato la Scozia, il famoso Mull of Kintyre e dall'altro lato Rathlin island.Per chi soffre di vertigini sarà un po' problematico, per tutti gli altri un percororso obbligato. Proseguiamo per Carrick-a-bridge, un ponte di corda che collega uno sperone di roccia con un enorme scoglio in mezzo al mare. Il tempo è splendido e il tutto si rivela veramente bello. A questo punto è tempo di trovare da dormire ma soprattutto da mangiare, se si arriva in qualche piccolo paese dopo le 20 i pubs locali non danno più da mangiare. Troviamo da dormire presso il Craigalappin B&B a Ballintoy per 18£ e mangiamo al Flumargarm pub per 7,8£. Per oggi 80 miglia


Ponte di corda sospeso Carrik-a-Rede, Irlanda del Nord

4° giorno Ovvia enorme colazione, poi via verso la Old Bushmills distillery, la più vecchia distilleria licenziata al mondo. Il giro guidato costa 4£, comprensive dell'assaggio finale.Chi vuole può fare il volontario per il giro completo di circa 20 assaggi. Purtroppo il tempo rimane brutto, ma dobbiamo ugualmente proseguire per i Giant's Causeway, formazioni di basalto solidificato una volta uscite dal mare. La leggenda narra che era il percorso dei giganti per andare a piedi in Scozia, ma si sa che qui hanno tanta fantasia con miti e leggende. Il tempo rimane inclemente, sarà destino visto che venni qui anche nel 1989 ed il tempo mi punì anche allora. Lo spettacolo comunque merita in ogni modo, non a caso questa è l'attrattiva principale dell'Irlanda del Nord. Appena ripresi dall'acqua e dalla fatica (si può fare un bel percorso lungo la costa, anche se ho notato che adesso è limitato rispetto a 15 anni fa per via della pericolosità delle rocce che scendono al mare), andiamo al vicino Dunluce castle, che irradia una luce di mistero e paura. Le rovini di questo castello sono abbarbicate su di un aspro promontorio dandone un'immagine affasciante, forse più bella dalla strada che non dall'interno.Proseguiamo per Portrush e Portstewart, i luoghi di mare più celebri di qui e ci fermiamo a mangiare in un insignificante paesino chiamato Articlave dove tutto ha la bandiera dell'Irlanda del nord e i marciapiedi i colori del Regno Unito. Pace sì, ma a modo dei conquistatori ! Il luogo si chiama Village tavern, mangiamo uno splendido fish&chips per 9,85£ e dormiamo nella vicina Castlerock al Carneety House B&B per 20£. Oggi 50 miglia


Dunluce Castle, Irlanda del Nord

5° giorno Vicino al nostro B&B c'è il Montelton temple, una formazione di più palazzi voluta dal locale vescovo, che permise la realizzazione di strutture anche per i cattolici. Dall'estremo della tenuta si ha una gran vista sulla sottostante spiaggia di Benone, meta turistica per gli irlandesi. Col traghetto (6£ a macchina)ci spostiamo in Irlanda, precisamente nel Donegal (come pronunciano loro Danigò), nella penisola di Inishowen, con prima tappa Inishowen Head. Qui c'è il sole e tutti fanno il bagno, anche se l'acqua tira molto al freddo. Ci dirigiamo verso Malin Head andando a prendere le stradine minori e fermandoci in luoghi che neanche ci sono sulla carta. Notiamo che le scritte sono spesso in gaelico e ci si orizzonta seguendo i segni cardinali.Malin Head è favolosa, il punto più settentrionale di tutta l'Irlanda regala visione intensissime.Dopo svariato tempo decidiamo di continuare, ma questa sarà una delle mete più belle del viaggio.Facciamo fatica a trovare da dormire perchè il giorno seguente ci sarà il big event, una partita di golf. Riusciamo a trovare solo grazie alla disponibilità di una proprietaria di B&B che si sbatte per noi e dopo 100 telefonate ci trova un posto a Carnardough (c'è la croce celtica più vecchia d'Irlanda, ma non è conservata molto bene)presso il Sally B&B per 25€. Mangiamo all'unica tavola calda di Carnardogh, visto che i pubs non danno più cibo per 5,5€, ma non è niente di particolare.Oggi 100miglia veramente affascianati soprattutto con uno splendido sole.

Distilleria Old Bushmills, Irlanda del Nord

6° giorno Partiamo con destinazione Dunaff head, alte scogliere nella zona occidentale di Inishowen, per proseguire a Fahan dove in un cimitero protestate lasciato incolto si trova la Croce di Fahan, una delle più vecchie dell'intera Irlanda. Da qui rientriamo in Irlanda del Nord per fermarci a Derry. Il confine non esiste più, se provenite dalla Repubblica fate veramente fatica a capire quando cambiate stato. A Derry la ricettività è ancora limitata e dopo svariati tentativi troviamo solo al Frontier Hotel nella Repubblica dovendo così ripassare il confine. Provenendo dal Regno Unito è più facile accorgersene perchè vi trovate il simbolo dell'Unione Europea e le scritte in gaelico. L'hotel costa 30€ senza colazione, è caro ma non c'è scelta. Se prenotate in anticipo potete però fermarvi presso l'università a costi minori. Poi via verso la città che fu il centro del famoso Bloody Sunday. Ci lanciamo subito alla ricerca dei luoghi che hanno contraddistinto la divisione maggiore dell'isola, quindi destinazione Bogside, il quartiere cattolico, quello per intenderci della famosa scritta "you are now entering free Derry". Devo dire che questa parte è diventata turistica, ma indubbiamente lascia il segno. I murales sono significativi, così come i semplici monumenti alla memoria dei caduti sulle strade e negli H-block.Mentre risaliamo la città iniziamo a sentire un rullare di tamburi e a vedere infinite camionette blindate della polizia. Sta arrivando nel centro storico una parata orangista che celebra i 300 anni circa di non so bene quale impresa di Guglielmo d'Orange (se la menano sempre con questo personaggio). Ci dicono che tutto è tranquillo, ma al termine qualche ragazzo cattolico stanco di cori celebrativi ed insulti vari inizia a gesticolare e gli ultimi alfieri orangisti si staccano per iniziare un diverbio poco edificante. La polizia intervenie e tutto si spegne, ma sotto alla calma apparente evidentemente il fuoco è ancora acceso. Seguiamo la parata fino al centro del Fountain, il quartiere protestante. Questo fa molta più impressione di quello cattolico, ogni scritta, riferimento e colore è legato al Regno Unito in maniera inquietante.Ci ritroviamo con le ragazze e ceniamo da Lloyds(5,80€), che si rileva uno dei posti più cool della città. E' sabato sera, tutti escono e tutti si storgono, tanto poi si fanno regolarmente riaccompagnare a casa in taxi !


Derry parte cattolica, murales in ricordo del Bloody Sunday, Irlanda del nord

7° giorno Rientriamo nella Repubblica (ennesimo cambio di moneta, cambieranno mai questi inglesi ?) verso Fahad Head dove un grande faro domina il mare e poi arrivamo nella penisola di Rosapen e da lì a Horn Head, uno dei luoghi più impressionanti del Donegal, scogliere a picco sul mare, lontano da ogni sentore di civiltà. Si incontrano più pecore che persone, è facilissimo sbagliare strada anche perchè le indicazioni sono solo in gaelico e spesso i nomi non hanno nulla in comune con l'inglese.E' proprio sbagliando strada che arriviamo verso le Muckish Mountains, al di là delle quali c'è il Glenveagh N.P. Lungo la strada ci imbattiamo nel Reasonable Rates B&B (20€), una splendida casa di 2 anziani signori che ci fanno una festa infinita. Il signore mi spiega in lungo e largo anche la via per il passo e il parco, ma visto che in quella direzione non esiste nessun incrocio quasi mi preoccupo. Poi, per verificare se ho capito mi chiede anche di ripetere. Andiamo al Muckish Gap a vedere lo scenario che si apre ai nostri piedi e a controllare la via per il giorno seguente. Ci fermiamo a mangiare a Falcarvagh, al Gweedor bar (9€, ma alla grande), per rientrare al B&B dove vengo assalito dal proprietario che mi chiede mille cose dell'Italia, fra le altre molte su come produciamo l'energia elettrica.Una splendida famiglia, che chiama anche i vicini per presentare gli ospiti della serata.


Faro a Fanan Head, Donegal, Irlanda

8° giorno Dopo lunghi e intensi saluti ci congediamo dalla famiglia che ci ha ospitato e arriviamo al parco(è gratis). Decidiamo di arrivare fino al castello a piedi, e da lì risaliamo fino al punto di osservazione dove si domina l'intera valle.Una volta scesi (e attese le ragazze che non sono salite ma hanno visitato "a lungo" il castello) rientriamo con la navetta (1€) per guadagnare tempo.Ritorniamo sulla costa in corrispondenza di The Rosses, da lì arriviamo fino a Crohy head lungo una specie di tratturo (meglio se lo fate con macchina a nolo e non di vostra proprietà), e poi ci giriamo tutta la Dunmore head per giungere ad Ardara che è la capitale del Tweed. Le ragazze partono per negozi, anche se l'affare lo farà Reds che comprerà uno splendido maglione a soli 30€ dal cartolaio locale (a dire il vero compra anche il dentifricio in ferramenta e i rullini in b&n in farmacia, qui va così). Decidiamo di fermarci e troviamo il B&B Brae House a 25€ e andiamo a mangiare all' Ardara Nesbitt Arms (8,50€) anche perchè nel frattempo è arrivato un mezzo uragano e quello era il posto più vicino.


Derry, sfilata orangista, Irlanda del Nord

9° giorno L'uragano ha portato un sole splendido, fino ad oggi non possiamo certo lamentarci. Partiamo in direzione di Gleancolumbkille, andando più o meno a caso, visto che le indicazioni non sono per noi leggibili. La zona da Glee. fino a Killybegs è favolosa, voglio solo segnalarvi la spiaggia di Silver strand, al termine della strada che passa da Malin More (sulla mia carta è così, ma sognatevi di vederla scritta in questa maniera). Scendete 165 gradini e vi trovate al centro di una grande spiaggia dominata da scogliere che si gettano verdissime verso il mare, l'acqua è splendida anche se un po' freddina e la voglia di buttarsi prende il sopravvento sulla ragione. Il sole è fortissimo, quindi ci si asciuga in un attimo, ma se dovesse iniziare a piovere sarebbe la morte ! Nel risalire spostate le pecore che passano sui gradini, che fanno anche loro parte dello scenario. Nei dintorni potete trovare un paesino di poche case, ma con Pubs, market e Post Office. L'essenziale in mezzo alle meraviglie. Continuiamo verso St. John point, un lungo istmo che si getta nella Donegal Bay, col tempo che improvvisamente cambia e ci costringe ad una visione sotto il diluvio. Arrivamo a Donegal, il capoluogo di contea dovdormiamo al Lismolin B&B (22,5€), e mangiamo da Tony bistrot (7,80€).


Malin Head, Donegal, Irlanda

10° giorno Visita della cittadina (ormai ci eravamo dimenticati com'è una città), della cattedrale, del castello e della sua piazza triangolare che presenta un gran numero di soldati col mitra in mano. Che sia successo qualcosa sul confine ? Qui nessuno ci fa caso, reduci da un tempo in cui a breve distanza si sparava quotidianamente. Poi, purtroppo, dobbiamo iniziare il viaggio di rientro verso Belfast. Scegliamo l'itinerario interno, ma vediamo ben poco perchè diluvia e a volte la macchina fa l'effetto barca. Non abbiamo fretta quindi ce la prendiamo comoda, fermandoci ad Armagh città dalle 2 cattedrali (cattolica e protestante/metodista) e anche città dell'ultimo attentato della Real I.R.A. prima del cessate il fuoco (attentato avvenuto nel momento sbagliato e che costò la vita a 29 persone quasi tutte spagnole in vacanza vicino ad una serie di negozi del centro).Mangiamo qualcosa in centro da Fat Sam (4£), ma il tempo e i colori del luogo mettono tristezza.Proseguiamo verso est fermandoci a Castlewellan dove la voglia di pizza di Silvia ci contagia e ci lanciamo tutti e 4 in un mega pizzone american style. Il posto si chiama New York pizza e si vanta per avere la vera pizza e le vere lasagne, american style, of course. Per 10£ ci mangiamo una focaccia coperta di pomodoro e cheddar che, sarà la fame, è anche accettabile. Ultima meta del giorno è Ardglass sul Mare d'Irlanda, la costa opposto al Donegal. Dormiamo al Burford lodge (15£), l'unico luogo che ha posto. Il paesino è bello, col suo piccolo porto di pescatori, poche e caratteristiche case e uno splendido pub da tempi andati.


Persi nella campagna, appena varcato il confine Irlanda del Nord/Irlanda

11° giorno Potevamo evitare Downpatrick, la città del santo patrono d'Irlanda ? Certo che no, così andiamo a vedere la cattedrale di Down, dove nel cimitero c'è la pietra/tomba (si presume che sia lì sotto da qualche parte ma non c'è certezza) di San Patrizio. Qui è venerato e santificato, in realtà, fuori di mito, si tratta di uno scozzese prigioniero in Irlanda che tentò di fuggire e ritornare in Scozia ma si perse in mare (dalle coste di Antrim si vede il Mull of Kintyre!) e ritornò sul suolo irlandese per evangelizzare le sue genti e scaccaire i serpenti. Qualcuno fa notare che i serpenti in Irlanda non ci sono mai stati, ma spesso viene tacciato come miscredente.Rientriamo a Belfast e consegniamo la macchina, un’amica si ferma da Paolo e poi domani rientrerà in Italia mentre noi troviamo alloggio all'Ark Hostel (14£ a testa per una camera tripla, il posto in camerata è sui 10£). Facciamo un breve giro in centro e mi accorgo che Belfast è un'altra città rispetto a quel lontano '89. E' viva, piena di gente e non ci sono più i soldati agli angoli delle strade con i mitra spianati ma soprattutto non ci sono più i cancelli blindati per entrare in centro, una cosa che mi fece un gran effetto a suo tempo.La sera ritrovo da Paolo per megamangiata all'italiana con chiacchere varie sui luoghi visti assieme a tutta la famiglia di Maura, che da sempre abita in Irlanda del nord. Ci divertiamo un totale, ed alla fine ci accompagnano all'ostello.

Le scogliere del Donegal, Irlanda

12° giorno 15 anni fa non mi fu possibile vedere i luoghi dei troubles (erano in corso, si sparava ad ogni angolo), quindi adesso la mia prima meta sono proprio quei posti.Chiaro che non posso spiegare qui in 2 righe cosa significhi Belfast, ma considerate che le cose più viste sono proprio i luoghi degli scontri e i suoi meravigliosi murales. Dall'ostello ci dirigiamo verso Falls road passando per Sandy row, un bastione lealista con marciapiedi blu/bianco/rosso e murales inneggianti al U.V.F. e U.F.F.C'è anche una grande scritta modello Derry ma con riferimento all'Unione.Arriviamo all'inizio di Falls road da dove cè anche un servizio di Black Taxis per girarsi tutta la zona(di solito sono ex galeotti di una fazione o dell'altra che conoscono molto bene i fatti), ma noi decidiamo di farci tutto a piedi con comodo. Quello sentito dire in merito a murales, luoghi di scontri,cimiteri e così via e tutto vero, la cosa è ancora impressionante anche se abbastanza turistica. Verso la fine di Falls road decidiamo di risalire verso Ballymurphy dove non c'è ancora traccia di turisti e le condizioni di vita non prosperano ancora come in altre zone di Belfast. Da qui decidiamo di attraversare verso Shankill road ma ci accorgiamo che non è possibile, le vie indicate sulla mappa sono interrotte ed esiste ancora un muro che divide il quartiere cattolico da quello protestante. In una zona "di confine" facciamo anche da bersaglio ad un lancio di uova.Nei murales visti emerge la santificazione dei martiri per la causa feniana, ed una espressione di identità ed integrità irlandese, in netto contrasto con quanto visto in Sandy row.Rientriamo all'ostello dove ci prepariamo la cena per andare poi a sentire un po' di musica all' Empire un luogo consigliatoci per amanti di musica indie-rock. C'è un concerto di una cover band, gratuito e divertente.Un ritorno alla realtà urbana dopo tanti giorni "bucolici"

Belfast, Sandy Row, quartiere unionista, Irlanda del Nord

13° giorno Colazione in ostello, poi visita in centro dalla zona nuova sul fiume Lagan, alla City Hall, una presa visione dei negozi di dischi e poi visto che il tempo non è male lasciamo un’amica allo shopping e partiamo per Shankill road. La zona storica protestante è meno turistica di quella cattolica ma noi non facciamo distinzioni. Colpisce subito il maggior degrado ed il fortissimo bisogno di identificazione lealista. Lungo tutta la strada ci sono le bandiere dell'Irlanda del nord e del Regno Unito, i murales sono ovunque, celebrano violenza e armate di U.V.F. o U.F.F.Dall'altra parte non avevamo trovato una cosa simile, nessun accenno all' I.R.A. (anche se poi magari tutti la sostenevano). Vien quasi da intendere che queste armate fossere effettivamente supportate legalmente dalla R.U.C. (come molti pensano ma mancano le prove, una situazione molto italiana) altrimenti non si spiega una evidenza così ingombrante.Potete trovare anche alcuni murales sulla battaglia del Boyle, dove Guglielmo d'Orange ha segnato l'ingresso degli inglesi sull'isola. E' un fatto che tutti tendono a rimarcare pesantemente, tant'è vero che alcuni murales chiedono il diritto di marciare nei giorni comandati nei posti voluti (che poi questi siano di cattolici che ormai hanno raggiunto un certo distacco da quei fatti e vorrebbero passar oltre per loro non è cosa notabile). Vi consiglio caldamente un giro in questo posto, a mio avviso merita di più che Falls anche se quello ha più storia da raccontare. Qui potete capire da soli cos'è l'odio e come si costruisce.Ci concediamo in centro uno spuntino al John Hewitt pub(4,7£), uno dei più storici della città.Dopo la cena in ostello torniamo all' Empire dove c'è il concerto degli Strictly no Ballroam (3£), una band caldamente consigliata che però farà solo cover (vanno tantissimo gli Undertones, una band pop-punk del 1978 di Derry). Cè un gran casino, è sabato sera e tutti sono fuori a bere, cantare e ballare. Il concerto finisce in apoteosi, poi rientriamo sotto un sottile filo d'acqua che ci accompagnerà anche il giorno seguente.


Glenveagh Castle, Irlanda

14° giorno Destinazione Belfast Castle con autobus. Solo che di domenica girano dei numeri di bus diversi dalla settimana e si fa un po' di casino a capire quale prendere.Dalla City Hall bisogna prendere il 118, costo 0,9£ a tratta.Dopo farà casino l'autista a dirci di scendere, sbagliando di un buon chilometro.Il castello è in realtà un prestigioso ristorante con sale per banchetti e matrimoni. Pare sia di gran moda affitarlo per ricevimenti prestigiosi, visto che si può stare anche in un bel giardino.Decidiamo di farci una scarpinata verso Cave Hill, la soprastante collina da cui si gode il panorama più bello di tutta Belfast. Peccato solo che piova, non da disturbare la passeggiata, ma non si riesce ad avere una visuale nitida, ed in più nel punto panoramico tira un vento da paura. Scendo e mi ritrovo con gli altri per tornare in città. Visto il clima Silvia torna in ostello ed io e Reds pensiamo ad un luogo al chiuso per il pomeriggio. Scegliamo l' Ulster Museum, all'interno del Botanic Garden. Mentre camminiamo ci ritroviamo nell'ennesima parata orangista, ma qui nel pieno centro di Belfast a pochi importa della cosa.Il museo si rileva una scelta interessantissima, una volta lasciate perdere le prime sale dove si parla di dinosauri e macchine tessili nordirlandesi. Dopo vi immergerete nella storia del luogo, con gli scontri dal tempo del "solito" Guglielmo d'Orange fino ai giorni del trattato di Pasqua, con immagini, libri, reperti e multimedia, peccato solo che chiuda presto (almeno la domenica alle 16,45). E' gratis, quindi si può vedere anche in più visite senza rovinarsi. Per cena, su consiglio di Paolo, andiamo al Ten Square che è il pub dell'Hotel dietro la City Hall. Qui è un'usanza tipica quella dell'hotel, da noi fa strano. Mangiamo molto bene e tanto per 10£, poi andiamo a sentire il tributo ai Guided by Voices all' Auntie Annie's (4£). Un tributo ad una indie band misconosciuta e per di più dell'Ohio sembra strano qui, ma in realtà la serata è divertente ed in più alla lotteria Reds si vince anche un CD (Mag earhwig!)! Poi ritorno all'ostello, per la mia ultima notte di viaggio.


Murales per Bobby Sands in Falls Road, la "via" cattolica di Belfast, Irlanda del Nord

15° giorno Sveglia all'alba per il rientro in Italia. Ovviamente piove a dirotto, così arrivo completamente lavato alla Europa Station da dove parte l'airbus numero 300 per l'international airport (6£), che impiega circa 30 minuti di mattina presto, 40 nei momenti di traffico sostenuto. Poi volo per London Stansted e da lì dopo 2 ore di attesa Bologna. A Belfast c'erano 12°, a Bologna 30° ed un'afa insopportabile. Quasi mi ero abituato a girare sotto l'acqua irlandese, ed ora mi sento svenire dal caldo e dall'afa! I benefici del viaggiare come al solito sono molteplici.


Panorama nel Donegal, zona di Dunfanaghy, Irlanda


2 note di commento Per Ulster si intendono 9 contee dell'isola d'Irlanda, le 6 dell'Irlanda del nord e 3 della Repubblica d'Irlanda (Donegal,Monaghan e Cavan). Ovvio che le 6 appartenenti al Regno Unito siano a maggioranza protestante mentre le altre 3 a maggioranza cattolica. In Irlanda del nord si usa la lira sterlina, che al momento del viaggio valeva circa 1,52€, mentre in Irlanda gli euro. E' difficile poter usare una moneta di un tipo nell'altro posto, forse solo nei territori di confine, ma se potete pagare in quel modo il resto vi arriverà sempre nella maniera del luogo.Bancomat funzionanti con carte Maestro, Cirrus e Visa sono ovunque,magari in qualche luogo le istruzioni sono in gaelico...La differenza religiosa è ancora "pesante", certo non sono più i giorni dei troubles, ma ogniuno vive nel suo quartiere e si è visti ancora con sospetto quando ci si addentra in un altro quartiere, soprattutto a Derry. Per il resto, nessun problema per girare, trovare da dormire è semplicissimo grazie ai tanti B&B, dove sono talmente gentili che se non hanno posto vi cercaranno loro stessi un luogo per dormire.Fate benzina nella Repubblica che è molto più economico (0,975 rispetto a 1,25).

Murales in Shankill Road, la "via" protestante di Belfast, Irlanda del Nord

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