(21-19, 41-47, 66-68)
BESIKTAS: Veyseloglu 8, Alexander 7, Sipahi 10, Buva 12, Rich 11, Pressey 5, Utku Al, Geyik 3, Benzing 10, Gibson 22, Mutaf, Cantekin 2. All. Ivanovic
VIRTUS SEGAFREDO: Punter 15, Taylor 21, Aradori 16, M’Baye 7, Qvale 15, Pajola 6, Baldi Rossi 3, Cappelletti, Kravic 8, Berti ne, Cournooh 3, Camara. All. Sacripanti
Arbitri: Conde, Vojinovic, Liszka
L’Europa sorride alla Virtus, quinta vittoria di fila in BCL e bella iniezione di morale dopo due sconfitte in campionato che qualche dubbio lo avevano instillato, vittoria ottenuta senza Martin e con Qvale impiegato con poca continuità, ma con tanta qualità. In una partita dove le difese non sempre hanno funzionato la Segafredo ha avuto tanta sostanza oltre che dal suo capitano, da Taylor soprattutto nel quarto finale, da Punter nel primo tempo e da Aradori a lungo, ma in tutto questo c’è la volitiva prova di Pajola, utile sia dietro che per una volta davanti.
Pure i più nascosti come M’Baye e Kravic hanno dato nei giri di lancette finali segnali fondamentali con 2 canestri nei momenti in cui il Besiktas provava a riaccostare. Se c’è da far risaltare un dato negativo è da riportare nei troppi liberi gettati, ben 7, in una partita finita punto a punto possono costar caro. Il Besiktas sulla carta ha un roster di buon livello ma manca di coesione, l’MVP dello scorso campionato, Rich, si è fatto notare solo per un sprazzo nel finale, prima il nulla, unico sugli scudi l’ex Pistoia Gibson, entrato dalla panca ha trovato con continuità il canestro in più maniere, ma senza ribaltare un incontro praticamente sempre condotto dalla Virtus.