(13-23 37-41 61-63) Segafredo Virtus Bologna: Punter 8, Martin 6, Pajola, Taylor 13, Baldi Rossi 11, Cappelletti n.e. Kravic 14, Aradori 17, M’Baye 9, Cournooh 8, Qvale 1, Camara n.e. All. Sacripanti. Petrol Olimpia Lubiana: Tratnik 4, Spaan 14, Lazic 2, Samanic 12, Simonovic 7, Lapornik 12, Begic 19, Badzic 6, Sanon 6, Rebec 2, Radulovic, Kastrati. All. Nikitovic.
Ribaltando una partita ad inseguimento per 35’, al Virtus svelle una Lubiana ben più coriacea di quella vista all’andata. Vince ma non convince, anche quando pareva fatta ribaltando un -5 in un +7 in pochi minuti dell’ultima frazione c’è stato da soffrire, gli sloveni hanno avuto un ultimo pallone per impattare se non vincere, un acerbo Samanic si è fatto rubare il pallone da M’Baye.
E’ stato Aradori l’uomo dell’ultimo quarto, 4/4 dal campo e 3/4 ai liberi, quando fin lì girava a 1/7. Ha messo i cesti che hanno riagganciato e poi sorpassato infine allungato, coadiuvato da un Kravic che per forza di cose è finito a gestire il ruolo da solo, coprendo al ferro più uomini che arrivavano fin lì indisturbati.
Per oggi è bastato, ma se Qvale non recupera e si presenta come quello visto in pochi minuti di difficoltà oggi, l’innesto di Moreira servirà come il pane. Pesante il -10 a rimbalzo dove Begic ha pasteggiato libero, ma anche il 58% concesso da 2 suona se non da poca intensità, da poca lucidità. Termina qui il filotto di 2 sconfitte a fila in coppa, per il passaggio del turno potrebbe già essere sufficiente questa vittoria, per raggiungere i primi 2 posti non ancora.