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A|X Armani Exchange Milano-Virtus Segafredo Bologna 94-75


(22-16 48-32 67-58) A|X Armani Exchange Milano: Della Valle 7, James 12, Micov 13, Ferraris n.e. Bertans 6, Fontecchio 14, De Capitani n.e. Kuzminskas 11, Burns 3, Brooks 12, Jerrells 16, Omic. All. Pianigiani. Segafredo Virtus Bologna: Punter 9, Martin 3, Moreira 10, Pajola, Taylor 18, Baldi Rossi 4, Cappelletti n.e. Kravic 13, Venturoli n.e. Aradori 10, Berti n.e. M’Baye 8. All. Sacripanti.

Bastano i resti, di certo nobilissimi, di Milano per aver la meglio di una Virtus timida ed imprecisa, che scompare dal campo appena gli avversari inquadrano il canestro usando al meglio le invenzioni di James e Jerrells.

Quello indicato da Sacripanti, l’attenzione alle minime cose senza dimenticare mai nulla su palle vaganti e transizioni, è di fatto caduto nel vuoto troppo presto, nonostante all’Armani manchino Gudaitis e Tarczewki sotto al ferro si è subito ed il controllo del gioco è rimasto agli avversari anche quando faticavano a far cesto.

Allargato il campo con gli esterni è scesa la notte, ci ha provato la Virtus nel secondo tempo, con un Kravic ispirato, ma è parsa una lotta del gatto col topo, sistemata tatticamente la formazione senza lungo di ruolo, il finale è stato di Milano, dilagando senza nessuna ansia.

Una lezione pesante contro una squadra che date le assenze pareva in difficoltà ed invece ne esce rafforzata, mentre la Virtus ripete una partita simile al Besiktas, primi 20’ pessimi, e Milano in casa non dà scampo anche con assenze di peso.

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